Rubava i defibrillatori nelle stazioni della metropolitana: condannato a due anni

Tredici furti in circa sei mesi: così un trentaseienne già noto alle forze dell'ordine, ha ripulito le stazioni della metropolitana della linea C di Roma. I dispositivi, che si trovano all'interno delle varie fermate e che sono utilizzabili in caso di emergenza, sono spariti a poco a poco, apportando una perdita di un valore compreso fra ai mille e i duemila euro per ognuno.
Arrestato dai carabinieri del Nucleo scalo Termini, è stato condannato con rito abbreviato a due anni di carcere e a pagare una multa di circa mille euro, come richiesto dal pm.
I furti dei defibrillatori dalle stazioni della metropolitana
I fatti risalgono, come anticipato, alla seconda metà del 2023 quando, fra i mesi estivi e quello di dicembre, sono stati rubati 13 defibrillatori da altrettante stazioni della metropolitana. Le indagini sono scattate dopo le denunce di Atac che ha fornito anche i filmati di videosorveglianza per cercare di risalire all'identità del ladro.
Nel mese di agosto 2023 era stato già sorpreso mentre rubava il defibrillatore dalla teca apposita alla fermata di Torre Maura. La mattina precedente aveva commesso la stessa azione, ma alla stazione di Finocchio. Per questa ragione gli era stato imposto l'obbligo di dimora a Zagarolo, dove risede il trantaseienne romano, e l’obbligo di restare in casa a orari predeterminati.
I furti successivi nelle stazioni delle metropolitane
La misura imposta dalle forze dell'ordine, però, non è bastata. Nelle settimane successive il trentaseienne ha continuato a svolgere furti simili, derubando altri defibrillatori anche di nuovo a Torre Maura, ma anche in altre stazioni, come Centocelle. Nel gennaio del 2024, infine, è stato arrestato dopo essere stato sorpreso con un complice ed entrambi sono stati accusati di furto aggravato in concorso. Per il trentaseienne sono scattati i domiciliari.
La condanna a due anni per il ladro di defibrillatori
Una volta derubati i dispositivi, il trentaseienne li rivendeva. "Dovevo mantenere la mia compagna", ha spiegato in aula. Una volta fermato, molti dei dispostivi sono stati ritrovati in casa e, in seguito, restituiti ad Atac, che ha presentato formale querela. Ora, oltre ai due anni in carcere per furto aggravato, dovrà pagare mille euro di multa.